Monday, December 20, 2010

GEMELLI

Marina District. 11 am.

Il mio passeggino singolo ed individualista nuota tra multipli di se stesso: culle doppie, carrozzine triple e passeggini a castello traboccano di gemelli freschi di fecondazione assistita. Orgogliosamente sospinti da mamme bionde, ricche ed ultraquarantenni, reduci da cesareo e seduta di botox.


Mamme sempre piu’ vecchie, figli sempre piu’ uguali.

Tra quarant’anni anni saremo tutti sosia?


Scatta il brainstorming ambulante sull’evoluzione della specie.

Le ruote corrono assieme all’immaginazione.

Attori. Politici. Criminali. Direttori d’orchestra. Saranno interscambiabili. Tra fratelli di sicuro, e forse anche tra cugini.

Si tornera’ all’uso del baratto: se mi presti la fidanzata, ti faccio gli esami all’universita’, se vai a lavorare al posto mio, ti lascio l’abbonamento alla palestra.

O si fara’ di tutto per essere diversi? Ci saranno estetisti specializzati in creazione di segni particolari, tatuatori laureati in diversificazione di pelli, psicologi con master in ricerca dell’identita’, parrucchieri creativi a cui portare la foto del proprio gemello e dire “li voglio esattamente... diversi”.

Nasceranno nuove regole: non piu’ di due bambini identici per classe, non piu’ di tre passeggeri simili per aereo, presentarsi al check-in muniti di distinzione lampante.

Ed espressioni di uso corrente acquisteranno nuovo valore: ... “cerco l’anima gemella”...“ma non ci siamo gia’ visti?”... “gli uomini sono tutti uguali”...

Eppoi-a proposito di carrozzine- penso: povere nonne! Non saranno mai in grado di riconoscere un nipote dall’altro.


E d’altronde, sarebbe proprio loro la colpa, di questo gran casino.





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