Friday, May 28, 2010

GODTHAB CITY

Volo San Francisco- Francoforte. Computer di bordo. L'immagine del micro aereo che sorvola il mondo mi propone il nome di un'esotica localita' dei ghiacci. "Godthab", nel cuore della Groenlandia, a meta' esatta tra la mia citta' di partenza e la mia destinazione.


E cosi, sospesa tra la luce e il buio, l’oggi e lo ieri, il nuovo e il vecchio continente, mi ritrovo a pensare alla nostalgia in questo punto di mezzo.

Se quando sono in America mi manca l'Italia e quando sono in Italia mi manca l'America, cosa mi manca ora a Godthab?

A Godthab city non mi manca niente. Sono nella citta' perfetta. La citta' senza tempo, dove l'amore e' puro, senza limiti. Una distesa bianca di felicita'. Una citta' dove il cielo si confonde con l'anima e l'equilibrio trova il suo valore assoluto. Sono nel punto zero dell'appagamento interiore.


Dura pochi attimi. Poi l’inquadratura si allarga e compaiono altre affascinanti destinazioni-Miami, Mexico City, London, Dublin- l'aereo divora i chilometri e io non mi ricordo piu' come si stava a Godthab.


OverNorthAtlantic.jpg

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