Monday, November 15, 2010

In My Shoes

C’e’ qualcosa di estremamente catartico nell’”appaiamento” delle scarpe.

La sera, prima di andare a letto, mentre ricompongo le mie ballerine nere l’una accanto all’altra, mi sento pervasa da una profonda tranquillita’ interiore.

In quel gesto cosi’ semplice c’e’ tutta la sicurezza della nostra vita.

Quel senso di certezza , che solo un oggetto, assieme ad un'abitudine, possono dare.

In quel gesto, c'e' l'ordine che ridiamo alla nostra disordinata esistenza.

Il controllo sul caos delle nostre faticose giornate.

Una sorta di buonanotte universale.


In quel gesto, c’e’ anche una tenera idea di casa.

Un modo per rendere piu’ nostri un albergo lontano o una citta’ straniera.

Non importa che strade abbiamo percorso, alla fine sono sempre loro, le nostre care scarpe a farci compagnia. E noi affettuosamente le rimettiamo in ordine, come quando si rimboccano le coperte a qualcuno che si ama.

Le scarpe sono pervase di un affetto e di un’identita’ tutte nostre. Sono molto piu’ intime di una camicia.


“In my shoes” dicono gli americani, per dire “nei miei panni”.

E per una volta, forse, l’inglese rende meglio l’idea.

No comments:

Post a Comment